domenica 2 febbraio 2014

Il brasato




Uno dei miei piatti invernali preferiti, migliorato con il consiglio dalla nonna Nori, cuoca piemontese di grande esperienza (il suo brasato è celestiale...), che mi ha consigliato di aggiungere alle verdure una patata, che grazie all'amido rende il sughetto più cremoso, invece di usare la farina o la fecola per addensarlo, il consiglio è stato ottimo!

Ingredienti per 6 persone:
1 kg. di carne di manzo
1 bottiglia di vino rosso (ideale il Barolo)
1 costa di sedano
2 carote
1 cipolla
1 patata piccola
2 o 3 chiodi di garofano
3 o 4 grani di pepe nero
cannella
sale
olio extra vergine d'oliva
una noce di burro

Tempo di preparazione: 3 ore + 12 per la marinatura

Procedimento:
In una ciotola capiente mettere la carne con le verdure, precedentemente pulite e tagliate grossolanamente, i chiodi di garofano, i grani di pepe.
Poi coprire completamente con il vino rosso e mettere a marinare per 10-12 ore nel frigorifero.
Trascorso il tempo necessario, scolare bene la carne e farla rosolarla in una padella antiaderente in cui avrete messo l'olio e il burro, rigirandola per bene su tutti lati, quindi aggiungere le verdure e dopo una decina di minuti sfumare con il vino usato per macerare. Versare poi gradatamente tutto il vino nella padella, salare e cuocere a fuoco lento per almeno 2 ore e mezza.
Quindi togliere la carne, frullare il sughetto con le verdure e rimetterlo sul fuoco in modo che si restringa. Servire la carne tagliata a fettine e ricoperta con il suo sughetto e accompagnare con polenta o puré di patate 

mercoledì 15 gennaio 2014

Biscotti alle mandorle e cioccolato


Ho visto un volo di gabbiani attraversare il mare
ho visto gente nel dolore con la dignità
ho visto il cielo come cambia quando fai l'amore
ho visto le parole finire tra le righe
Ed una figlia che toccava il viso di sua madre
ho visto un uomo ed una donna non trovarsi più
ho preso schiaffi in faccia giudicati come amore
ho visto le persone non tornare più 

Conto le ore
aspetto il sole
dell'anima che sà
che non finisce l'energia
stupisce

..........

Ho visto un tempo che nel tempo si fa ricordare
prima del grigio del cemento della civiltà
ho visto un uomo come cambia quando perde tutto
ho visto il tuo sorriso tracciare il suo confine

Ed ho guidato per chilometri di terra senza mai arrivare
a un punto certo che di certo non ha mai il sapore
ho visto le persone non parlarsi più 

Conto le ore
aspetto il sole
dell'anima che sà
che non finisce l'energia stupisce

..........

Questo silenzio sbatte forte tutte le porte
e mi scompiglia la mente
avrò cura di te
se non c'è perfezione al mondo
almeno una canzone che mi parli di te

..........

"Avrò cura di te" di Giorgia




...voglia di dolcezza...voglia di biscotti...voglia di cioccolato!

Ingredienti per circa 30 biscotti:
150 g di farina di mandorle
150 g di farina 00
150 d di zucchero
180 di burro
200 g di cioccolato fondente
200 g di granella di mandorle
1 pizzico di sale


Impastare gli ingredienti tutti insieme piuttosto velocemente, come con la pasta frolla, per evitare che l'impasto si scaldi troppo a contatto con le mani, formare una palla, avvolgerla nella pellicola trasparente e lasciare in frigorifero per almeno 1 ora.
Con l'aiuto di un mattarello stendere l'impasto su un piano di lavoro ben infarinato, portandolo a uno spessore di circa mezzo centimetro.
Intagliare dall'impasto dei biscotti aiutandosi con degli stampini o anche semplicemente con un bicchiere, poi disporli su una teglia foderata di carta forno un po' distanti l'uno dall'altro e cuocere in forno già caldo a 170° (statico) per 10-15 minuti.
Quindi far raffreddare i biscotti ottenuti su una gratella e nel frattempo sciogliere il cioccolato a bagnomaria.
Intingere i biscotti nel cioccolato fuso e passarli nella granella di mandorle, poi lasciarli raffreddare fino a che il cioccolato non si sia indurito.
Quindi mangiarli in compagnia!!!

lunedì 6 gennaio 2014

Il polpettone

Rileggevo il primo post del 2013 e partecipando al giveaway di Elle "Change your perspective" avevo parlato dei miei buoni propositi per l'anno e delle due parole che da un po' mi accompagnano "consapevolezza" e "cambiamento"
e devo dire che dolorosamente ma ho mantenuto i miei propositi... 
Per tanto tempo ho evitato la consapevolezza pensando che non fermarmi ad ascoltarmi sarebbe stato più facile mi avrebbe resa più felice ma non è così è stato solo un rimandare un'inevitabile resa dei conti con me stessa.
Quest'anno invece ho cercato di non essere spettatrice della mia vita ma di viverla, di cambiarla, di non accontentarmi e di non fermarmi, ho fatto mille cose e mi sono messa alla prova su tanti fronti, spesso perdendo o sbagliando.
Magari avrò fatto errori irrimediabili ma certamente non mi sono tirata indietro
dalla vita l'ho guardata negli occhi, mi sono fatta delle domande e anche se non ho tutte le risposte è un inizio...

...e per alleggerire (si fa per dire) ecco "Il polpettone" uno dei piatti preferiti di Gianluca




Ingredienti:
600 g di carne trita di vitellone
300 g di salsiccia
200 g di mortadella di Bologna
3 uova
150 g di grana padano
100 g di pangrattato
1 spicchio d'aglio
sale e pepe
1 carota piccola
mezza costa di sedano
1 scalogno
1 bicchiere di vino bianco 
1 bicchiere di brodo caldo
olio extra vergine d'oliva

Procedimento:
Tritare finemente la mortadella e lo spicchio d'aglio, meglio se con un mixer,
quindi in una ciotola capiente amalgamare bene la crema di mortadella, la carne trita e la salsiccia liberata dalla pelle quindi aggiungere sale e pepe, le uova, il grana grattugiato ed il pangrattato. Amalgamare l'impasto di modo che sia ben uniforme e poi versarlo su un piano di lavoro e con le mani dargli una forma cilindrica e rotolarlo nel pangrattato.
In una padella antiaderente adatta a contenere il polpettone far soffriggere la carota, il sedano e lo scalogno tritati, quindi alzare leggermente la fiamma e mettere in padella il polpettone, farlo rosolare bene su tutti i lati quindi sfumare con il vino e dopo 5 minuti abbassare la fiamma e continuare la cottura a fuoco lento bagnando di tanto in tanto con il vino bianco. Cuocere per almeno un'ora e mezza.


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