Loro vivevano nella felicità. Erano state educate, forse da genitori affettuosi, a non oltrepassare mai i limiti di quella felicità, a qualunque cosa si applicassero. Così non conoscevano veramente la gioia. Non si può scegliere tra queste forme di vita. Ognuno vive solo come sa. Felicità è anche non accorgersi che in realtà si è soli. Non è mica una cosa da disprezzare. .................... Una vita così non mi dispiacerebbe. E' facile, è bella. Io invece, quando sono stanca di tutto, quando ho i brufoli, quando di notte avverto la solitudine e telefono a tutti gli amici ma nessuno risponde, odio la mia nascita, la mia educazione , la mia stessa vita. Però quell'estate meravigliosa in questa cucina.... Ogni giorno ero eccitata al pensiero delle sfide che mi aspettavano il giorno dopo... Dopo aver conosciuto una gioia simile non posso tornare indietro. Voglio assolutamente continuare a sentire che un giorno morirò. Altrimenti non mi accorgo che vivo. Per questo è così la mia vita. da Kitchen di Banana Yoshimoto
Io amo le verdure e le torte salate, questa é ottima sia appena sfornata, che fredda specialmente in questa stagione. Un'idea in più per un picnic oppure perfetta da mettere nella "schiscetta" per la pausa pranzo Ingredienti: n. 1 rotolo di pasta sfoglia oppure di pasta brisée n. 2 ceppi di indivia 100 g di speck a dadini 1 scalogno 125 ml di panna fresca 100 g di grana padano olio extra vergine d'oliva sale e pepe Procedimento: In una padella antiaderente soffriggere in poco olio lo scalogno tritato, lo speck e l'indivia, lavata e tagliata sottilmente. Nel frattempo in una ciotola, sbattere l'uovo con la panna, il parmigiano, sale e pepe. Srotolare la pasta sfoglia su una teglia, bucherellarla con i rebbi di una forchetta e versarvi sopra l'indivia e poi la panna. Cuocere in forno già caldo a 220° per 15- 20 minuti
Si, dev'essere cosi! che tutto quel che accade ha un senso altrimenti non saresti qui a farmi respirare il vento
si, dev'essere cosi! che tutto quel che serve e' un cuore altrimenti non saresti qui a farmi respirare amore .............
Si, dev'essere cosi!! che tutto quel che accade ha un senso altrimenti non saresti qui ed io con te non perderei il mio tempo
............
si, ammetti che e' cosi!! che tutto quel che abbiamo è un cuore e quindi fatti forza e vieni qui e chiedimi di far l'amore DEV'ESSERE COSI' di Cesare Cremonini
Una ricetta più che veloce per coccolarsi a colazione, io me la gusto ascoltando Cesare Cremonini... Ingredienti: 1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare 3 fragole 6 cucchiai di marmellata di fragole 1 tuorlo d'uovo zucchero a velo Preparazione: Con un coltello tagliare la sfoglia in 6 quadrati, mettere al centro di ognuno un cucchiaio di marmellata di fragole e mezza fragola, richiudere la sfoglia portando al centro i quattro angoli. Spennellare con il tuorlo e cuocere in forno già caldo (200°) per 10 minuti. Far raffreddare e servire con una spolverata di zucchero a velo
Non ho smesso di cucinare, mai. Solo un po' di pigrizia da allestimento set fotografico e poco poco tempo per farlo, ma ci sono tante nuove "cose" nella mia vita, sempre più frenetica, tanti cambiamenti, tante nuove persone che hanno arricchito la mia vita e sono felice...ed è questo che conta... Questa ricetta è molto semplice ma onestamente non velocissima è una delle preferite del mio piccolo come tutte quelle di pesce, se voglio farlo contento con il polpo con le patate vado a colpo sicuro!
Ingredienti per 3 persone: 500 g. di polpo surgelato 2 patate medie olio aglio, alloro, pepe nero sale Scongelare il polpo. Metterlo in una pentola con acqua fredda, una foglia di alloro e alcuni grani di pepe e portare ad ebollizione. Bollire a fuoco lento per circa un'ora, poi spegnere e lasciare raffreddare il polpo nella sua acqua di cottura. Nel frattempo cuocere le patate in acqua salata bollente e poi lasciarle raffreddare. Pulire e tagliare il polpo a pezzetti, pulire e tagliare a cubetti le patate. In una ciotola condire il polpo e le patate con olio, sale, pepe e uno spicchio d'aglio, lasciare insaporire per almeno un paio d'ore. Volendo è una buona idea scaldarlo qualche minuto a bagnomaria prima di servirlo